Piccola Dea
Nicuzza mia,
dolce bimba,
quanto sei bella!
Da anni mi guardi,
dal piano della mia scrivania,
con quegl’ occhioni dolci
il nasino in su
e il tondo del viso
racchiuso nelle mie mani,
per dirmi quotidianamente:
tu mi hai fatta così
come voleva colei
che già m’amava
dal primo momento
in cui mi desiderò.
Il mio viso plasmasti
con dolcezza e amore
con l’informe argilla
per poi farlo immortalare
nel bruno bronzo
della fucina.
Da allora son qui
davanti a te
come una piccola dea immortale
per ricordarti
e ricordare ai posteri
che sono figlia dell’amore.
Nino Lacagnina
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